Valutare l'utilizzo degli alberi geneticamente ingenierizzati per
combattere l'inquinamento
Gli alberi geneticamente ingenierizzati (GI) sono un prodotto
assolutamente incredibile, perlomeno dal mio punto di vista e dal punto di
vista di tutti gli accademici del mondo. Gli alberi GI sono piante a cui
sono state apportate modifiche specifiche al DNA tramite tecniche di
ingegneria genetica. Questo migliora il processo di selezione
tradizionale, dove l'incrocio, dove i geni possono essere trasferiti solo
tra piante strettamente correlate e dove il risultato finale è spesso
casuale e frutto di un processo molto lungo. L'ingegneria genetica, ,
permette il trasferimento di geni specifici tra organismi anche molto
diversi, consentendo agli scienziati di conferire alle piante
caratteristiche desiderate che non sarebbero naturalmente possibili.
Alcune modifiche possono accelerare la crescita degli alberi, permettendo
loro di assorbire più anidride carbonica (CO2) dall'atmosfera in un tempo
più breve rispetto agli alberi non modificati. Questo può essere
particolarmente utile nei progetti di riforestazione e nel sequestro del
carbonio. Gli alberi possono essere ingegnerizzati per utilizzare l'acqua
e la luce solare più efficientemente, riducendo la necessità di risorse
idriche e aumentando la loro capacità di crescere in condizioni meno
ottimali. Questo significa che possono essere coltivati in ambienti più
aridi, contribuendo ulteriormente al sequestro del carbonio in aree che
altrimenti non sosterrebbero foreste dense. Gli alberi GI possono essere
resistenti a malattie e parassiti che altrimenti ridurrebbero la loro
crescita o li ucciderebbero. Questo non solo aumenta la sopravvivenza e la
crescita degli alberi ma riduce anche la necessità di pesticidi, il cui
uso può avere effetti negativi sull'ambiente.
Inoltre, gli alberi GI possono essere modificati per produrre biomassa più
facilmente convertibile in biocombustibili. Questo potrebbe aiutare a
ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, diminuendo le emissioni di
gas serra e promuovendo una fonte di energia più sostenibile. Avete paura
che gli alberi GI possano avere un impatto negativo sulla biodiversità?
Non c'è alcun problema, potremmo chiedere che siano sterili e non possano
riprodursi autonomamente. Io penso che siano una grande tecnologia e mi
sembra assurdo che in UE non solo non siano permessi, ma non ci sia
nemmeno un dibattito al riguardo. Le politiche forestali e agricole
europee non possono essere sviluppate in contrasto con il parere della
comunità scientifica. Il Parlamento Europeo ha il dovere di verificare la
sicurezza degli alberi GI e valutare se questi possano giocare un ruolo
nella decarbonizzazione del nostro continente. Ancora una volta, non
possiamo permettere che le nostre politiche siano dettate dalla paura. Un
discorso analogo deve essere fatto per quanto riguarda la carne coltivata
in laboratorio e il consumo di insetti come cibo. La nostra popolazione
segue una alimentazione iperproteica che sta diventando sempre meno
sostenibile e sempre più cara. L'introduzione sul mercato di fonte di
proteine alternative a quelle tradizionali può solo aiutare la
sostenibilità del settore agro-alimentare. Quindi, l'UE deve facilitare
questo cambio di paradigma promuovendo uno stile di alimentazione nuovo,
soprattutto nelle giovani generazioni. Le scuole europee devono diventare
un luogo dove le giovani generazioni possano essere introdotte
regolarmente al consumo di prodotti nuovi, innovativi e sostenibili.