Sviluppo di una strategia europea per la valorizzazione delle città
medio-piccole europee
I cittadini europei devono avere il diritto di scegliere dove vivere,
studiare e lavorare. L'UE sta vivendo una profonda crisi legata
all'accesso all'alloggio, che diventa sempre piú caro. Tra i vari fattori
che contribuiscono a questo fenomeno, certamente uno dei più importanti è
l'urbanizzazione che spinge sempre più persone a lasciare il proprio
territorio per andare a vivere nelle grosse metropoli, dove la domanda è
sempre più alta e la disponibilità di case diminuisce ogni anno. Io penso
che il Parlamento Europeo debba lavorare ad un progetto molto ambizioso ma
necessario al benessere delle famiglie e dei cittadini europei : la
valorizzazione delle città medio-piccole. Il Covid19 ci ha insegnato che
moltissime professioni possono essere svolte in telelavoro, e che anche
gli studenti possono scegliere di seguire le proprie lezioni da remoto.
Potenziare e incentivare l'uso del telelavoro e del teleworking darebbe
alla grande maggioranza dei cittadini europei il diritto di scegliere dove
vivere e dove lavorare, ridurrebbe la densità abitativa nelle grandi
città, e permetterebbe uno sviluppo economico più omogeneo.
Non sto parlando solo di favorire i cosiddetti nomadi digitali, ma di dare
la possibilità a tutti i cittadini europei di non lasciare il luogo in cui
sono nati e cresciuti a meno che non decidano di farlo di loro spontanea
volontà. Sul lungo termine, l'obiettivo è quello di vedere lo sviluppo in
moltissime città europee di infrastrutture, luoghi di lavoro e studio
(come dei co-working spaces), luoghi di commercio, industrie, e ospedali.
L'Europea deve ambire a diventare una Europa delle regioni e dei comuni,
con centinaia di migliaia di 15 minutes cities, cioè di centri cittadini
dove tutti i servizi essenziali sono raggiungibili a piedi o in bicicletta
in un massimo di 15 minuti dalla propria abitazione. Il motto dell'UE è
'In varietate concordia' ('Uniti nella diversità'), e investire in tutto
il nostro territorio è l'unica soluzione per mantenere vivo quello spirito
europeo, che predica concordia senza assoggettarsi a nessuna omologazione.